Attività riabilitative: dal confronto fra equipe e operatori le prime basi per una riorganizzazione complessiva

Il 9 Dicembre u.s. si è svolta nel refettorio dell'Anffas (con tutte le garanzie di distanziamento e presidi personali) una riunione dell'équipe con tutto il personale, la prima di una serie volta a progettare il futuro dopo il CoVid, per l'organizzazione delle attività riabilitative.

Gli obiettivi dell'incontro - La riunione è stata introdotta e guidata dal direttore Giovanni Russo, seguito da responsabile dell'Unita Operativa Psicologia, Fulvio Giovannelli, e dagli interventi di molti presenti, in un clima di cooperazione costruttiva quale appunto è stata proposta come nuovo approccio per il raggiungimento di una maggior efficacia ed efficienza dell'attività riabilitativa.

L'equipe infatti si è limitata (se pur è questo un limite) a delineare lo scenario nel quale si vuol impostare l'attività futura. Uno scenario in cui la qualità di vita collettiva, di ospiti ed operatori, diventa l'obiettivo primario per consentire a tutti di vivere la maggior parte della giornata in condizioni di rispetto reciproco, pari dignità, autodeterminazione e gratificazione massima possibile.

In tale scenario l'apporto di tutti gli operatori, integrato con quello degli specialisti e dell'équipe è fondamentale per sapere quali scelte sono le più costruttive e praticabili per ciascun singolo utente.


Metodo interattivo - La riunione si è svolta con metodica interattiva: i partecipanti sono stati invitati a scrivere le loro osservazioni, impressioni e suggerimenti in ambiti specifici, su dei "post-it" che ciascuno ha affisso su un tabellone e che saranno oggetto del prossimo lavoro di rielaborazione e costruzione.

Sulla base delle osservazioni fatte verranno infatti individuati gli ambiti più rilevanti e  verranno costruiti dei gruppi di lavoro, ai quali verrà assegnato lo sviluppo e la stesura di relazioni e progetti su tematiche specifiche, da ridiscutere in seduta plenaria.

L'équipe garantirà ovviamente che il progetto finale abbia caratteristiche di fattibilità, aderenza alla mission dell'Associazione, contenuti scientificamente e metodicamente condivisibili e stilerà il progetto finale.

Incontro promettente - La riunione è risultata promettente e costituisce un elemento di frattura e di novità rispetto alle precedenti soluzioni "calate dall'alto".


Pier Franco Gangemi
Direttore Sanitario

 

 




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