IL WHEELCHAIR GP DI VARESE/ Anffas Firenze alla gara indoor di carrozzina motorizzata. L'intervista ad Andrea, il nostro “pilota”: “E' stata una grande emozione”

Anche Anffas Firenze ha partecipato all'edizione 2022 del Wheelchair GP, un gran premio dove gareggiano ragazzi e ragazze con malattie genetiche neuromuscolari, utilizzando la propria carrozzina elettrica, che si è svolto il 27 novembre dello scorso anno, a Cavaria, un piccolo Comune in provincia di Varese. Protagonista dell'evento il nostro Andrea Barbanera, un ospite del Centro diurno, accompagnato da due operatori di Anffas Firenze, il fisioterapista Aldo Bionda e l'OS Giovanni Scavone.

"L’idea è nata per dare una possibilità ai tanti giovani affetti dalla mia patologia, la distrofia muscolare di Duchenne (ma non solo), di vivere delle emozioni uniche e divertirsi con un mezzo che conosciamo molto bene, visto che da quando siamo bambini siamo costretti ad utilizzare la carrozzina per spostarci ovunque", ha spiegato Michele Sanguine, di Gallarate, ideatore dell’iniziativa. Lo spirito della competizione è quello di creare una giornata dove tutti possano svagarsi e fare un'esperienza fuori dal proprio ambiente quotidiano, considerate anche le difficoltà di spostamento di molti ragazzi con patologie neuromuscolari. E così è stato, come ci racconta Andrea, nell'intervista raccolta da Aldo Bionda e Giovanni Scavone, pochi giorni dopo il rientro dalla gita a Cavaria.


L'INTERVISTA A BARBANERA

Com’è cominciato tutto questo progetto?
“Mi è stato chiesto se mi poteva piacere partecipare ad una gara di carrozzine elettriche una domenica vicino a Milano e se dicevo di sì, questo comportava fare una preparazione, degli allenamenti prima della gara”.

Quale preparazione hai fatto per affrontare al meglio la gara?
“Per un mese e mezzo mi sono allenato seguendo percorsi fatti da birilli e prima di ogni allenamento il fisioterapista mi aiutava a migliorare la postura da seduto”.

Com'è stato il viaggio fino a Varese?
“Mi è piaciuto molto perché era la mia prima esperienza in un albergo così lontano”.

E arrivati a destinazione, cosa avete fatto?
“Siamo andati in albergo, abbiamo scaricato le valigie e il sollevatore. Verso le 12:30 ho mangiato in albergo una pasta alla pomarola perché dovevo stare leggero per la gara che era, più o meno, verso le 15.

Il circuito della gara era impegnativo? Hai potuto provare prima?
“Appena arrivati abbiamo fatto l’iscrizione, mi hanno consegnato il numero 2 da mettere in carrozzina e dopo sono andato in pista a fare un po’ di giri per scaldarmi”.

Quanti giri avete dovuto fare in gara?
“I giri in gara erano quindici, tanti, sono arrivato in fondo perché ero allenato molto bene e la carrozzina girava particolarmente forte”.

In quale posizione sei partito?
“La griglia di partenza era ben organizzata con le ombrelline che ci davano assistenza. Mi hanno dato una delle ultime posizioni di partenza perciò ero un po’ svantaggiato, ma va bene lo stesso”.

Ci sono state delle difficoltà o problematiche durante il percorso?
“La manopola del telecomando della carrozzina faceva capricci, veniva via ogni tanto e questo mi rallentava perché non potevo guidare. Sono stato tamponato piano in curva qualche volta ma sono arrivato fino in fondo lo stesso.

La premiazione è stata bella?
Molto bella, ho ricevuto una medaglia e diversi oggetti di regalo. Mi è piaciuta molto la tifoseria in tribuna e l’accoglienza delle persone e dei volontari che erano davvero tanti. Non credevo di arrivare fino in fondo perché mi emoziono molto ed era la prima mia esperienza”.

Vuoi fare dei ringraziamenti particolari?
“Voglio ringraziare la mia famiglia in particolare, l’Anffas di Firenze, Giovanni e Aldo, ringrazio il gruppo di Varese e il Presidente Michele per l’ottima organizzazione dell’evento”.


 



 

 

 




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