NELLA SEDE DI ANFFAS FIRENZE / La visita del ministro Locatelli con le associazioni: “Disabilità e progetti di vita: più sinergia fra istituzioni, terzo settore e privato”

C’erano tanti rappresentanti di Centri per disabili intellettivi e relazionali all’incontro che si è svolto sabato scorso, 25 maggio, nella sede di Anffas Firenze, con il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli. Il ministro si è fermato a Firenze per alcune ore all’interno di un tour che l’ha vista fare tappa anche a Livorno, Prato e Montecatini. L’incontro nella nostra sede di via Bolognese è stato molto interessante perché ha dato modo a diversi operatori del settore di esporre criticità e avanzare richieste e al ministro di fare il punto su un lavoro ancora all’inizio – si sta parlando di un ministero di nuova costituzione – sulle difficoltà del settore e sulle possibili strade da imboccare in prospettiva futura.

La ministra ha sottolineato il “grande fermento” che vive questo settore a Firenze e più in generale in tutta la regione, “con realtà di grande livello e progetti che guardano alla persona”. L’invito di Locatelli è stato quello di “lavorare di più assieme: istituzioni, terzo settore e anche privato, puntando tutti agli stessi obiettivi, un po’ come si è fatto nel momento della pandemia”.

Centrali in questa azione comune che coinvolge soggetti diversi, ha sottolineato la ministra, “il tema dell’accessibilità universale, quello della promozione del progetto di vita e il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita, civile e sociale. Su questo penso si debba essere tutti uniti, istituzioni, società civile, associazioni e singoli cittadini”.

Nell’incontro con le associazioni del terzo settore il ministro ha parlato del piano di assistenza personalizzato, il cosiddetto “progetto di vita”, la nuova misura contenuta nella riforma sulla disabilità, la cui sperimentazione partirà il primo gennaio 2025. Secondo Locatelli si andrà incontro ad una vera e propria “rivoluzione del settore perché oggi le persone sono abituate a doversi rivolgere a mille sportelli, quello del Comune, quello della parte sanitaria, quello della scuola. Con il ‘progetto di vita’ si parte dai desideri della persona con disabilità”. Tra le nove province scelte per la sperimentazione della misura c’è anche Firenze, in un’iniziativa che vede coinvolti più soggetti, oltre al ministero della disabilità e le associazioni del terzo settore, il ministero del Lavoro, della Sanità e l’Inps.

 

 




*

*

*

Gallery

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti

  • Contatti