Un pomeriggio nel quale si sono incrociati e fusi in un'amalgama perfetto scienza e informazione, testimonianze e grandi emozioni quello di sabato scorso, 24 novembre, nell'auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze, protagonista il congresso del Distretto Rotaract 2071 – Toscana dal titolo "Uniti fino al midollo: donare è vita". Prima dell'inizio c'è stato spazio anche per un saluto di Anffas Firenze, destinataria di una prossima donazione dell'associazione giovanile partner del Rotary Club, Rotaract 2017 appunto. Il consigliere Paolo Vannini ha portato i saluti e i ringraziamenti del presidente Paolo Rastrelli e di tutto il consiglio, ha ricordato l'utilizzo della donazione per la realizzazione di una sportello di supporto psico terapeutico e ha accennato al prossimo sessantesimo anniversario di Anffas Firenze nell'anno 2019.
Quindi il congresso vero e proprio. Prima gli interventi tecnici, poi le testimonianze, in ultimo le domande del pubblico.
Il dottor Gianni Rombolà, medico e specialista in ematologia e immunologia, che si occupa di istocompatibilità per trapianto di organi e midollo osseo dal 1988, ha tenuto un'ampia relazione sulla donazione di midollo dal titolo "Donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche". Rombolà, responsabile del laboratorio Immunogenetica e Istocompatibilità dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Firenze e del Registro regionale Toscano Donatori Midollo Osseo IBMDR, ha ripercorso la storia dei trapianti, l'ha arricchita di citazioni, episodi simbolici ed elementi statistici, spiegando le varie sfaccettature di una materia ancora non sufficientemente conosciuta al grande pubblico.
Dopo di lui è intervenuta la biologa Beatrice Rigatti, collaboratrice con il Registro Regionale Toscano Donatori Midollo Osseo e ADMO, dove si occupa del reclutamento di donatori tramite tampone salivare nell’ambito di un progetto co-finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Con la sua relazione, Rigatti ha cercato di far comprendere la facilità e la rapidità con cui un soggetto interessato può tipizzarsi ed essere iscritto al Registro Donatori, mostrando concretamente come funziona il reclutamento con tampone salivare.
Protagonisti della seconda parte dell'evento sono stati due diretti testimoni di cosa sia una donazione e quali effetti concreti possa avere. Un donatore, appunto, Giorgio Moretti, e una ragazza che la donazione l'ha ricevuta, Chiara Zagli, collaboratrice di AIDMO. "Senza la donazione di midollo oggi non sarei qui", ha detto Chiara, che era stata colpita da leucemia ad appena diciassette anni e che con il trapianto di midollo di suo fratello è tornata a nuova vita. Come lei stessa ha sottolineato, ricordando le due date di nascita, quella in cui è venuta al mondo e quella nella quale il mondo le si è svelato per una seconda volta. Le sue parole hanno suscitato emozioni forti, che si sono sciolte in un lungo applauso al termine del racconto.
Il donatore Moretti, scrittore e giornalista, ha descritto con efficacia la sua storia, la decisione di diventare donatore e poi la donazione vera e propria, con passione ma anche ironia ed autoironia. Quello di Moretti, che ha donato midollo osseo a favore di una ragazza di 17 anni il 29 Giugno 2018, è stato il contributo del perfetto testimonial: parole chiare, un esempio concreto, l'esperienza sul campo.