IL PESO DELL'EMERGENZA COVID - Anche la consueta routine dei soggiorni estivi, organizzati dalla nostra Associazione nel mese di agosto, anno dopo anno, è stata stravolta dall’emergenza CoViD. Man mano che gli eventi evolvevano abbiamo dovuto esaminare tutte le ipotesi, a partire da quella di chiudere del tutto l’attività nel mese di agosto, fino a quella di fare tutto quello che abbiamo fatto negli anni passati. Ogni ipotesi aveva i suoi pro ed i suoi contro, e con il passare dei giorni alcune svanivano ed altre si affacciavano sulla ribalta.
COME SI E' ARRIVATI ALLA DECISIONE FINALE - Cerchiamo di fare ordine per capire come siamo arrivati alla decisione finale, anche se non sarà facile.
Esaminiamo i fatti:
Non stiamo a raccontare, per brevità, come ogni settimana si prospettasse una soluzione diversa, ma descriviamo di seguito quella che alla fine è parsa la più equilibrata, con tutti i pro ed i contro che essa stessa presenta.
CHI FREQUENTERA' IL SOGGIORNO ESTIVO - Gli ospiti delle tre comunità alloggio, indipendentemente dal fatto che siano o meno in convenzione con il SSN, frequenteranno il soggiorno estivo montano consueto, presso il Villlaggio della Consolata a Serravalle di Bibbiena. Miracolosamente il numero di posti disponibili con il nuovo assetto (camere con meno letti, piazzale e spazi rigorosamente separati rispetto agli ospiti della residenza locale) coincide abbastanza con quello che necessita in questa configurazione. Nonostante ciò, gli utenti risentiranno delle nuove regole di prevenzione, le escursioni saranno limitate e sarà esclusa la commistione con la popolazione locale (niente sagra del tortello con ballo in piazza, per intendersi). Sarà altresì esclusa la commistione fra le tre comunità alloggio di origine, e relativo personale, per quanto possibile.
CENTRO DIURNO ECCEZIONALMENTE APERTO - Il centro diurno rimarrà aperto, grazie ad una deroga al contratto che siamo riusciti ad ottenere dalle autorità sanitarie. Anche in questo caso le attività saranno più a carattere ludico-motorio che riabilitativo, verrà messa in funzione la piscina sia pur con rigorosa turnazione degli ospiti e si organizzeranno attività in rispetto ai protocolli vigenti.
Vi è infine un piccolissimo nucleo di persone che, data la loro salute estremamente precaria e l’assenza di familiari che possano farsene carico, dovranno rimanere nella comunità alloggio. Ad essi verranno destinate attenzioni specifiche.
Sarà un anno diverso e particolare, ma confidiamo che il servizio offerto possa raggiungere efficacemente il maggior numero di persone che siamo in grado di assistere.
Pier Franco Gangemi
Direttore sanitario